THE BEGUILED (1971)
23 Dicembre 2020
"The Beguiled", ovvero l'incantato, il sedotto, l'ammaliato ed è proprio questo che succede al caporale nordista John Mc Barney (interpretato da un efficace Clint Eastwood) in questo stupendo quanto parzialmente misconosciuto film di Don Siegel (1912-1991)ed uscito il 23 Gennaio 1971. Del regista Don Siegel ho già avuto modo di trattare su questo mio Blog, ed ecco i link: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2016/11/11/dirty-harry-1971 https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2017/11/13/charley-varrick-1973 https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2020/09/11/linvasione-degli-ultracorpi-1956
"The Beguiled", è, se vogliamo un film "sui generis" all'interno del corpus filmografico siegeliano, un film che si coordina più difficilmente all'interno di un genere codificato (e rielaborato, come sappiamo, da Siegel) come possono essere i polizieschi o anche la fantascienza di "L'Invasione degli Ultracorpi".
Con questo film siamo alle prese con un "genere" particolare (se di genere si può parlare) prima ancora letterario che cinematografico, vale a dire il Southern Gothic.
Un vero e proprio Gotico del Sud degli Stati Uniti, il quale spesso ci raffigura giovani e belle donne del Sud minacciate da qualcosa o qualcuno (l'archetipo della "Damsel in Distress") situazioni grottesche e violente, devianze mentali, decadenza familiare, e sullo sfondo le vecchie piantagioni, ma anche le paludi e quegli emblematici alberi frondosi e filamentosi. .In questo film, ambientato nel 1863, durante la Guerra Civile Americana, il caporale nordista (interpretato appunto da Clint Eastwood) John Mc Barney viene trovato da una ragazzina ferito in un bosco, soccorso e portato in un collegio di sole donne. Sarà colmato di attenzioni, di interesse, scatenando gelosie di ogni sorta fra le collegiali. Il collegio è retto da Martha Farnsworth (interpretata da una sempre brava Geraldine Page) un vero e proprio archetipo della donna del Sud. Quindi Siegel riattinge ad una tradizione culturale ampiamente consolidata. Il film è attraversato da accensioni oniriche, da impulsi latenti, da fremiti, e su tutto domina lei, Marha Farnsworth. Rappresentata in modo molto efficace anche il senso di isolatezza del collegio (vero e proprio micro-cosmo femminile), così come il PROGRESSIVO SENSO DI ISOLAMENTO CHE VIVE IL PROTAGONISTA, REIFICATO NEL SUO DIVENIRE OGGETTO DI DESIDERIO DA PARTE DELLA POPOLAZIONE FEMMINILE DEL COLLEGIO.
In questo senso, si potrebbe affermare che in "The Beguiled" assistiamo ad una sorta di rovesciamento della relazione uomo-donna, qui è l'uomo a divenire uomo-oggetto.Il caporale, inoltre, rappresenta per le donne davvero "l'altro", l'alieno, si potrebbe dire dal momento che è un militare che rappresenta il nemico, la civiltà nemica (la civiltà del Nord degli Stati Uniti) contrapposta alla loro, quella agraria e meridionale. Un film che rappresenta bene il Rimosso, "The Beguiled", il Rimosso proprio come categoria filosofica e psichica. Il caporale nordista diventa l'epicentro , anzi si potrebbe dire che funge da catalizzatore di PROCESSI DI SLATENTIZZAZIONE DELLA LIBIDO FEMMINILE, DELL' EROS FEMMINILE. Quindi, per quanto mi riguarda bisogna usare con accortezza il concetto di "misoginia" che è stato utilizzato per questo film. Siegel rappresenta un'umanità femminile "rapace" su questo non c'è dubbio, ma il rovesciamento di cui ho parlato sopra e la stessa attenzione rivolta ad una possibile liberazione (anche se torbida e deviata, spesso) liberazione psico-sessuale della donna contribuiscono a rendere "The Beguiled" un film più complesso, articolato, contraddittorio di come spesso si è voluto (appiattendolo proprio su una nozione unilaterale e schematica di "misoginia").
Certo, in questo modo Siegel smitizza l'immagine idealizzata della donna del Sud (come è stato ampiamente evidenziato), ma proprio perchè tende a SESSUALIZZARE QUELLA IMMAGINE. Per queste operazioni "scomode" di rilettura di archetipi si può tranquillamente annoverare questo film alle tensioni ed agli orientamenti della New Hollywood. La stessa sessualità possessiva e dai tratti "sadici" è più frutto della pregressa repressione psico-sessuale, questa è l'interpretazione che do del film. Forse davvero siamo alle prese con una sorta di rivalsa (inconscia, non troppo articolata, "deviata") femminile, ad una sorta di rovesciamento speculare dello "status quo". Ripeto, altro aspetto molto importante di questo film è proprio tale rovesciamento speculare legato al fatto che la donna rende l'uomo un oggetto (e non più il contrario).Sono altresì convinto che proprio per tutte queste caratteristiche da me evidenziate "The Beguiled" costituisce di fatto un film importante proprio nel suo porre domande, nel suo carattere inquietante, torbido, problematico. Un film molto spesso, purtroppo, sottovalutato.
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