BONNIE AND CLYDE (1967)
23 Ottobre 2020
"Bonnie and Clyde", film di Arthur Penn (1922-2010) presentato in anteprima al Festival di Montreal il 4 Agosto 1967 è davvero un'opera seminale.
Al regista Arthur Penn torno spesso su questo mio Blog perchè è un regista che amo il quale ha realizzato film molto belli, importanti e memorabili. Qui i link ai miei precedenti articoli: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2017/05/22/la-caccia-1966.
Come dicevo questo film del 1967 è davvero un'opera seminale proprio perchè getta le basi e spiana la via a quella temperie che verrà poi denominata New Hollywood, vero e proprio nuovo orientamento che rinnova strutture e parametri della vecchia Hollywood.
La New Hollywood è molto consapevole della lezione del Cinema Hollywoodiano Classico, ma guarda con un rinnovato interesse cinefilo alle esperienze cinematografiche europee, e non solo.
Il film vede protagonisti Faye Dunaway e Warren Beatty (nella parte appunto di Bonnie e Clyde, la coppia "maledetta" di fuorilegge che imperversò nel Texas della prima metà degli anni Trenta).
Il film, appunto rompe molti schemi RAPPRESENTANDO IN MODO FORTEMENTE ICONICO LA VIOLENZA, ma non solo: il film è disseminato di numerosi richiami alla sfera sessuale (e ad una probabile impotenza di Clyde).
LA STESSA FIGURA DELLA MASCOLINITA' VIENE IN QUALCHE MODO SMONTATA, DEMISTIFICATA.
Il film è attraversato da un fremito libertario, da una tensione alla libertà, da un'inquietudine esistenziale. Elemento cinematografico ed estetico molto in linea con tutto il corso del Nuovo Cinema degli anni Sessanta (europeo, ad esempio) e che preannuncia appunto, fortemente, gli orientamenti futuri della New Hollywood è sicuramente lo SPOSTAMENTO, IL GIROVAGARE, tale rappresentazione concorre allo scardinamento della struttura narrativa "forte" per privilegiare, invece, una narratività più debole, apparentemente "casuale".
Come ho scritto, nel film vi sono diverse scene di violenza, ma fino all'ultima scena, quella finale (il quale costituisce un caso a sè, all'interno del film) la violenza è rappresentata in modo talora lieve, quasi ironico, e come è stato sottolineato in un modo rappresentativo che richiama le Comiche Slapstick della Keystone degli anni Dieci, quelle di Mack Sennett.
Lo stesso montaggio nervoso, quasi ellittico, "enigmatico" mi fa venire in mente, in un certo modo quello del cinema di Alain Resnais, e più in generale della Nouvelle Vague.
Ed ecco che Arthur Penn fa INCONTRARE, ANZI INCROCIARE IN MODO FERTILE E CREATIVO IL CINEMA HOLLYWOODIANO CON FORME E STILI PRETTAMENTE EUROPEI, INNESTA SUL TRONCO HOLLYWOODIANO TENSIONI TIPICHE DI CERTO CINEMA EUROPEO.
C'è già tutta la New Hollywood, in questo. Proprio per le caratteristiche da me evidenziate si può dire che uno dei generi hollywoodiani più codificati, quale il Gangster Film, viene completamente rinnovato dall'interno, rimodellato. Anche in questo "Bonnie and Clyde" fa da battistrada a tutta la New Hollywood: la rilettura dei generi hollywoodiani ed in questo, ad esempio un importantissimo regista come Robert Altman fu maestro).
E proprio in questo modo il film si situa fra Cinema Classico e Cinema Moderno, di più: forse il primo vero e proprio film del Cinema Moderno all'interno del panorama del Cinema Americano (anche se c'erano stati diversi film americani in qualche modo già moderni almeno dai primi anni Sessanta).
Rivestono notevole importanza sia il montaggio, come ho spiegato sopra, che la frantumazione narrativa, delle singole scene, il nervosismo ed il procedere a scatti della progressione narrativa del film.
Quasi come se Arthur Penn volesse preannunciare la deflagrazione della violenza nella scena finale, quando i due protagonisti verranno crivellati di colpi dalle forze dell'ordine in una imboscata.
In quest'ultima scena (di inusuale ferocia) la violenza assume tutti i suoi connotati drammatici e disturbanti, nel film è come se una certa "leggerezza" di toni della prima parte lasciassero il passo, progressivamente ad una cupezza e tragicità di fondo.
Una commistione /(di toni, soprattutto) che rendono "Bonnie and Clyde" insieme a tutte le caratteristiche da me evidenziate, un film bello, importante, e fondamentale non solo all'interno del Cinema Americano, ma del cinema mondiale, di tutte le epoche.
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