PALOMBELLA ROSSA (1989)
21 Aprile 2021
Torno al cinema di Nanni Moretti (1953) dopo i miei precedenti articoli sui suoi "La Messa è Finita" del 1985 e "Sogni d'Oro", del 1981, qui i rispettivi link: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2017/04/21/la-messa-e-finita-1985 ; https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2019/10/11/SOGNI-DORO-1981 .In questo articolo andrò invece a trattare di "Palombella Rossa" presentato in anteprima al Festival di Venezia il 9 Settembre 1989, e considerato universalmente il film più "politico" di Nanni Moretti.
Intendiamoci: il regista romano è sempre stato autore attento alla dimensione politica ed alle trasformazioni sociali anche se rilette attraverso il prisma di individui egomaniaci e nevrotici, in questo caso invece siamo alle prese con un film che prende di petto la crisi culturale prima ancora che ideologica della sinistra italiana, la morte del PCI , ma non solo: ritorna il personaggio di Michele Apicella (interpretato appunto dallo stesso Moretti) differente da film a film ("Io Sono un Autarchico", "Ecce Bombo", "Sogni d'Oro", "Bianca"), in questo film pallanuotista e militante del PCI, il quale colto da amnesia deve piani piano ricostruire la propria identità e saper re-interpretare la realtà politica, sociale, umana in piena trasformazione.
Ovviamente, la stessa perdita di memoria del protagonista si fa più generale metafora della perdita di memoria (e di identità) della sinistra italiana, ma non solo: io credo che L'OPERA DI RE-INTERPRETAZIONE DA PARTE DEL PROTAGONISTA, IL SUO VOLER RIMETTERE INSIEME I PEZZI E' LI A TESTIMONIARE L'ATTITUDINE COMUNQUE MORALE, IDEALISTICA, DI UN PERSONAGGIO IN CERCA DI GRANDI NARRAZIONI RISPETTO AD UNA CULTURA POLITICA E PIU' IN GENERALE AD UNA SOCIETA' CHE LE HANNO SMARRITE.
D'altronde è presente in "Palombella Rossa" anche una caratteristica tipica di moltissimo cinema morettiano, vale a dire il forte scollamento del protagonista da un dato ambiente umano e sociale, il sostanziale senso di estraneità a tutta una serie di valori.
Ecco, da questo punto di vista "Palombella Rossa" non costituisce certo un'eccezione anche se c'è da dire che nel film questo aspetto viene declinato e rappresentato in modalità del tutto diverse dai film precedenti.
In questo senso forse davvero "Palombella Rossa" è uno dei film più critici e polemici di Nanni Moretti, una critica ed una polemica che sono sorrette proprio da questa sorta di struttura incrociata fra PRIVATO ED IMMEDIATAMENTE PUBBLICO, per così dire, al dato politico nella sua manifestazione plastica più evidente (in molti altri suoi film precedenti, invece, il dato politico pur talvolta presente era mostrato in modo più mediato, più indiretto), struttura incrociata la quale genera un libero senso circolante all'interno del film intriso di pathos morale e di empito critico e polemico.
E per le caratteristiche da me sopra citate "Palombella Rossa" risulta essere uno dei film morettiani più complesso, proprio a causa del suo carattere "frammentato", del resto Nanni Moretti è sempre stato un autore cinematografico "difficile".
E proprio con questa modalità viene affrontata da Nanni Moretti la crisi della sinistra italiana, e "Palombella Rossa" è fin dalla sua uscita considerato una sorta di manifesto cinematografico della crisi della sinistra italiana.
Il carattere frammentato del film permette al regista anche una notevole libertà (pensiamo a tutti i vari inserti, i flashback, etc.) libertà la quale in qualche modo si concretizza anche fisicamente nello stesso gioco della pallanuoto (sport davvero praticato da Moretti),e dal dinamismo dei corpi che in questo film viene rappresentato.
Tale libertà "dinamica" traspare in modo così fortemente che alcuni critici hanno parlato di una sorta di "musical acquatico", ed effettivamente il film in qualche modo si protende verso il musical, per così dire, dal momento che ci sono dei numeri e delle scene cantate (però ovviamente non bisogna pensare assolutamente a "Palombella Rossa" come ad un vero e proprio musical).
Del resto la musica, soprattutto la forma-canzone ha sempre rivestito un ruolo di un certo rilievo all'interno di molti film di Moretti.
Con questo film Nanni Moretti ribadisce il proprio "egocentrismo" autoriale, anche qui il protagonista funge da prisma per così dire, anche se con le dovute differenze che sopra ho tentato di analizzare.
E per tutti questi motivi considero "Palombella Rossa" uno dei film morettiani più tipici e caratteristici, ma anche uno dei film più eccedenti ed irregolari all'interno del suo corpus filmografico.
Comments