top of page

RIO BRAVO (1959)

1 Ottobre 2021


Francesco De Maria



"Rio Bravo" è conosciuto in Italia con il titolo "Un Dollaro d'Onore" ed è senz'altro uno dei film western più importanti e significativi, ma non solo: anche una pietra miliare della filmografia del regista Howard Hawks (1896-1977) di cui ho già avuto modo di trattare qui sul mio Blog a proposito di un altro grande film western come "Il Fiume Rosso", qui il link: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/il-fiume-rosso-1948 .

Ecco, "Rio Bravo", uscito il 18 Marzo 1959 è un film perfetto nella sua architettura, nella sua strutturazione, nel suo andamento, un film limpido e trasparente emblema del miglior canone hawksiano.

Film che vede protagonista John Wayne, nel ruolo di uno sceriffo, il quale si trova a fronteggiare un gruppo di banditi capeggiato da un ricco e corrotto latifondista del luogo, e con un gruppo improvvisato (un vice-sceriffo alcoolizzato interpretato da Dean Martin, un vecchio zoppo, una giocatrice di azzardo ed un giovane pistolero) sgominerà la banda, riportando legge ed ordine, ed una sorta di armonia all'interno del paese di Rio Bravo.

"Rio Bravo" è davvero l'emblema del cinema di Hawks, ancor più de "Il Fiume Rosso" (in cui erano presenti più increspatura, per così dire), questo è un film profondamente e strutturalmente classico, ed Hawks è stato uno dei simboli del cinema classico: amicizia virile, solidarietà, aggregazione contro un'avversità, ritorno alla legge e all'ordine, riscatto dei personaggi, riacquisizione della propria dignità.

Visto in filigrana "Rio Bravo" è davvero il film classico per eccellenza. Certo, anche qui è presente la figura femminile come accadeva già ne "Il Fiume Rosso" solo che, a mio avviso, nel film del 1948 la donna svolgeva una funzione più profonda e sottile. "Rio Bravo" invece è davvero un western più "maschile", per così dire, più in linea con lo stereotipo che vuole Howard Hawks come "tegista di uomini".

Il ripristino di legge e ordine: ciò non va inteso in senso reazionario, quanto piuttosto in un senso anche solo latentemente umanistico, di ritorno ad un giusto equilibrio, di vera e propria formazione di una comunità retta da regole. RIPRISTINO DI UN EQUILIBRIO, DUNQUE.

Ma anche film su UN GRUPPO DI EMARGINATI, IRREGOLARI, I QUALI TROVANO LA FORZA DI ORGANIZZARSI E DI FRONTEGGIARE IL NEMICO, RIACQUISENDO LA DIGNITA' PERDUTA. Ma molto importante rimane questo aspetto del film ,l'attenzione rivolta a questo gruppo di "misfits" dalle molte più risorse morali rispetto all'apparentemente "rispettabile" latifondista.

Il western è un genere umanista. In più vi è un attenzione ancora maggiore rivolta all'aspetto visivo, se solo pensiamo che i primi minuti del film sono assolutamente muti.

Un aspetto, quest'ultimo che spezza, ad ogni modo, la cristallina classicità del film, la screzia, la problematizza, anche se successivamente il film ritrova (e in che modo) la propria vena classica.

"Rio Bravo" fu realizzato anche in risposta all'ottimo "High Noon" (in Italia "Mezzogiorno di Fuoco") del 1952, di Fred Zinnemann, riproponendo ed epicizzando la figura di uno sceriffo senza macchia e senza paura, mostrando anche qui tutta l'attitudine classica del film e di un regista come Howard Hawks.

Altra caratteristica molto spesso messa in luce è l'attenzione rivolta agli interni piuttosto che agli esterni (solitamente nel film western accade il contrario), gli interni FUNGONO DA DIMENSIONE DI RACCOGLIMENTO, DI ORGANIZZAZIONE, ANCHE DI SCONTRO INTERNO POI ARMONIZZATO IN VISTA DI UNA LOTTA CONTRO IL NEMICO ESTERNO.

Gli interni assumono, a modo loro una dimensione psicologica ed emotiva. "Rio Bravo" è un film complesso perchè profondo ed importante: siamo al cospetto di un film "teorico" proprio perchè finisce di mettere a punto, di sistematizzare tutta la grande poetica hawksiana: un gruppo che si fa omogeneo (ma che è eterogeneo, attraversato esso stesso da tensioni e scontri), e poi: il film come ri-creazione nostalgica e dolente di una vecchia America sana, integra, libera e giusta.

Anche con "Rio Bravo" Howard Hawks realizza un film che bene denota la sua visione del mondo, della realtà, dei rapporti umani, ma non solo: all'interno di tale nucleo è presente la sua visione dell'arte cinematografica: limpida, trasparente, classica.

Ma non solo: come ho spiegato sopra, "Rio Bravo" rappresenta la summa del cinema hawksiano proprio per il suo carattere intrinsecamente teorico, quasi programmatico.

E per questi motivi un film bello e seminale.



Commentaires


bottom of page