HAROLD E MAUDE (1971)
- Francesco De Maria
- 3 feb
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3 Febbraio 2025
Francesco De Maria

All'interno di quel fenomeno vasto e composito che va sotto il nome di New Hollywood compare la figura di Hal Ashby (1929-1988), regista "folle" ed eccentrico, oggi forse parzialmente dimenticato, del tutto ingiustamente, dal momento che è stato autore di alcuni film indimenticabili, di pietre miliari del Cinema Americano, ma dovrei dire del Cinema "tout court".
Ho già avuto modo di trattare di un suo film, e nella fattispecie di "Being There", forse uno dei suoi conseguimenti estetici più alti, qui il link: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2017/04/03/being-there-1979 in questo nuovo articolo andrò invece a trattare di un'altra sua opera altamente emblematica, vale a dire di "Harold e Maude" uscito il 20 Dicembre 1971, film del tutto bizzarro, irregolare, attraversato da fremiti ribelllistici ed alternativi, ed in qualche modo alternativi anche rispetto al "Mainstream alternativo" dell'epoca.
"Harold e Maude" si concentra tutto su una RELAZIONE: una relazione che da amicale si fa, nel corso del film, sentimentale, ma si tratta di una relazione del tutto alternativa ai parametri dominanti, una relazione che si potrebbe definire "scandalosa" perchè intrattenuta e vissuta in maniera autentica dal giovane Harold (interpretato da Bud Cort), disadattato e solitario, che inscena falsi suicidi ed è attratto dal tema della Morte e dai funerali, con l'anziana Maude (interpretata da Ruth Gordon).
Maude muore suicidandosi, alla fine del film,(ella porta dentro si sè un dolore profondo ed ineliminabile) ma non prima di aver trasmesso al giovane Harold un autentico AMORE PER LA VITA.
La vecchiaia è naturale declino, saggia accettazione della morte, sembra dirci il film, ma la giovinezza è anche naturale amore per la vita (quella che Harold non sembra possedere, ma che riscopre o scopre nel corso del film).
"Harold e Maude" è un film che a tratti può apparire perfino scanzonato, ma in verità è attraversato da un lato da un umorismo "dark" e piuttosto cupo, dall'altro da un'angoscia esistenziale strisciante.
Tale angoscia esistenziale viene in qualche modo rovesciata, proprio nel finale: aperto alla Speranza, all'amore per la Vita.
Perchè sicuramente "Harold e Maude" è in parte una Black Comedy (come spesso è stato definito), ma non solo: è anche un film dal taglio esistenziale (per non dire Esistenzialista) anche se in un modo del tutto irregolare e "sui generis".
Un film che si CONFRONTA CON IL MISTERO DELL'ESISTERE, ma non solo, perchè questo film narra anche le vicissitudini di un giovane irregolare, disadattato, inquieto e problematico.
Harold, infatti, è una sorta di ESTRANEO NELLA SUA STESSA FAMIGLIA: infatti egli vive solo, in una grande casa,nei dintorni di San Francisco, con una madre emotivamente distaccata (la quale cerca in tutti i modi di "normalizzarlo").
In "Harold e Maude" vi è quasi un'angoscia rispetto alla violenta normalizzazione imposta da un sistema familiare freddo ed ottuso, longa manus del Potere che irreggimenta: pensiamo, a questo proposito, all'incontro fra Harold e lo zio militare che gli prospetta l'arruolamentto (sempre su spinta della madre).
Il film non fu capito dalla critica alla sua uscita: la quale si trovò di fronte un oggetto filmico del tutto inclassificabile, bizzarro, difforme, comunque con il passare degli anni "Harold e Maude" ha acquisito lo status di film culto.
Nonostante l'umorismo dark (uno dei punti di forza del film, che non fu capito e addirittura rifiutato) nel film spira una brezza ribellistica, un vitalismo, uno slancio emozionale: verso la Vita e verso il prossimo.
E non solo:ci troviamo di fronte ad un film sull'importanza della Fantasia, mi potrei spingere a scrivere sulla "Fantasia al potere", sulla Fantasia come facoltà creativa e creatrice in grado di rimodellare la Realtà attraverso una percezione alternativa (in questo senso, ad esempio, il film lo si potrebbe vedere colegato a tutta la temperie controculturale tipica degli anni Sessanta e primi Settanta).
Un punto di forza non indifferente del film, risiede, poi nella sua capacità di variare registro: dall'umoristico al drammatico e viceversa.
Perchè in "Harold e Maude" vi è questa urgenza di ABBATTERE I CONFINI, I LIMITI, di proporre un discorso filmico ed esistenziale alternativo all'esistente, proponendo un modello comportamentale ed esistenziale irregolare, certo, ma che in qella irregolarità ritrova tutto l'amore autentico per la Vita.
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