THE INNOCENTS (1961)
11 Ottobre 2021
Francesco De Maria
"The Innocents" uscito il 24 Novembre 1961 è indubbiamente uno dei film più importanti del regista Jack Clayton (1921-1995) e costituisce senz'altro uno dei risultati di punta dell'horror psicologico inglese.
Come si è sempre detto questo film è tratto dal racconto "Il Giro di Vite", di Henry James, il che è vero, ma più precisamente il film si ispira alla riduzione teatrale tratta dal racconto, che fu poi messo in scena nel 1950.
La trama è forse nota, si parla di una governante (interpretata da Deborah Kerr) la quale assunta come istitutrice da un uomo d'affari per badare ai due bambini verrà a conoscenza di una storia torbida: la relazione e la morte del giardiniere e della precedente istitutrice i quali avevano dimorato nella vecchia casa.
L'istitutrice arriva a temere che la casa sia infestata dai fantasmi del giardiniere e della precedente istitutrice e che i due bambini possano essere posseduti.
Il film (come il libro) differentemente dalla riduzione teatrale lascia aperto il CAMPO DELL'AMBIGUITA': REALTA' O ALLUCINAZIONE?
Il film si muove su questo assunto di base; sollevando così una grande problematica filosofica e psicologica, ed il tutto è reso ancora più accentuato dal fatto che noi, almeno in una certa misura, GUARDIAMO CON GLI OCCHI DELLA GOVERNANTE.
"The Innocents" non è solo un film sull'ambiguità del reale, ma anche un film sul punto di vista, sulla percezione soggettiva.
Come succede molte volte anche in questo caso la definizione di genere (in questo caso horror) sta stretta, se ci accostiamo alla definizione del genere in modo restrittivo (come a volte accade).
Tra l'altro per il regista Jack Clayton addirittura ciò che accade, che si percepisce, CHE SI SENTE GUARDANDO IL FILM, sono tutte proiezioni mentali e fantasmatiche della governante.
Forse un punto che è stato sottovalutato è quello riguardante il regista: Jack Clayton in questo film mostra tutta la sua sensibilità cinematografica, estetica, e culturale nel realizzare un 'opera FERTILMENTE AMBIVALENTE, RIFRATTA, ponendolo in linea con la tendenza viva e vitale del Nuovo Cinema degli Anni Sessanta, ma non solo: teniamo presente che Clayton è stato (dal punto di vista storico) l'autore cinematografico inglese che alla fine degli anni Cinquanta contribuì, e non poco, al rinnovamento del cinema inglese, spianando la strada a tutta la British New Wave proprio con il film "Room at the Top", del 1959.
Da un punto di vista strettamente storiografico Jack Clayton è un regista sottovalutato.
Quello che intendo dire, ad ogni modo è il carattere inquieto, problematico, difforme dei film di Jack Clayton (almeno nei suoi casi migliori, come questo "The Innocents" oppure "Room at the Top", appunto, anche se con modalità diverse).
E ciò che rende affascinante il film, fra le altre cose, consiste proprio nel suggerire che ciò a cui assistiamo sono i prodotti dei fantasmi della repressione sessuale, questa linea interpretativa almeno in un certo periodo è andata per la maggiore, e sicuramente è un motivo di interesse e di fascino.
Del resto una certa "atmosfera" vittoriana aleggia per tutto il film, a cui contribuisce la stessa Gothic Mansion sita nelle campagne del Sussex.
E rimane indubbio lo spessore psicologico (ma meglio sarebbe dire psicanalitico) della pellicola, proprio da tale dimensione psichica discende la paura. Nel corso del film si slatentizza tutta la paurosa ambiguità del reale, il suo carattere perturbante.
"The Innocents" è anche un film anti-spettacolare poichè tutto viene piuttosto suggerito, non vi è sensazionalismo, facile effettismo, etc. allineandolo anche in questo senso con la linea a cui accennavo sopra.
La paura o l'inquietudine che il film crea si muove proprio su tale CRINALE DI AMBIGUITA'. La stessa fotografia (di Freddie Francis) è contrastata, atta a creare tensione e sensazione di mistero, di impenetrabilità, una impenetrabilità continuamente SPEZZATA DAI MOVIMENTI DELLA CINEPRESA I QUALI SCANDAGLIANO IL LUOGO FISICO, CORRELATO OGGETTIVO DI UNO SPAZIO PSICHICO, LA CINEPRESA SI FA STRUMENTO CONOSCITIVO ED INTERPRETATIVO DELLA DIMENSIONE PSICHICA.
Sono tutti questi elementi, talora ambivalenti, tutte queste articolazioni e ramificazioni a rendere "The Innocents" un film bello e importante.
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