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LANTERNE ROSSE (1991)

3 Maggio 2021



"Lanterne Rosse", del 1991, è senz'altro uno dei film più importanti di Zhang Yimou (1951), anzi forse il suo vero film-capolavoro. Zhang Yimou è regista appartenente alla cosiddetta Quinta Generazione del cinema cinese, insieme ad un altro autore cinematografico quale Chen Kaige, per tacere di altri.

I registi della Quinta Generazione, tutti esordienti intorno a metà-fine anni Ottanta concorsero e non poco ad "internazionalizzare" il cinema cinese, facendolo conoscere molto di più all'estero, un cinema diverso da quello degli anni precedenti, molto più allusivo, simbolico, meno strettamente "realistico".

Ecco, Zhang Yimou non fa eccezione rispetto a questa sorta di "regola" e costituisce senz'altro il regista di punta della Quinta Generazione insieme a Chen Kaige anche se ve ne sono altri molto validi ed interessanti.

Anche "Lanterne Rosse" presenta come protagonista la sempre ottima Gong Li, vera e propria attrice-feticcio di Zhang Yimou ma anche di altri registi della Quinta Generazione, anzi, vera e propria attrice-simbolo del cinema della Quinta Generazione.

Il film è ambientato nella Cina Settentrionale intorno al 1920 e vede la giovane Songlian (interpretata appunto da Gong Li) che per sfuggire alla povertà va in sposa (come quarta moglie) ad un ricco signorotto locale il quale abita in un palazzo (il palazzo così centrale nel film, il palazzo delle "lanterne rosse") e la vita di Songlian a palazzo non sarà affatto facile dovendo anche "sopravvivere" ad un rapporto assai teso con le concubine del marito.

Un altro film dove Zhang Yimou analizza la condizione femminile in una società maschilista e patriarcale come quella cinese degli anni Venti, dove la donna era trattata alla stregua di un oggetto esornativo.

Ma anche film dove si analizza e bene viene rappresentato il potere mentale condizionante maschile il quale riesce a mettere le donne una contro l'altra, inibendone sia una vera crescita che la solidarietà personale.

Ecco, io credo che un aspetto molto importante del film sia proprio IL DOMINIO PSICHICO E MENTALE ASSAI SOTTILE DELL'UOMO SULLA DONNA (SULLE DONNE) anche attraverso l'aspetto (assai importante nel film) dell'ostilità fra donne.

Il palazzo funziona davvero da UNIVERSO CONCENTRAZIONARIO, DA DIMENSIONE CATALIZZATRICE E DA PUNTO DI RACCOLTA DI TUTTE LE TENSIONI INSITE NELLA REALTA' UMANA E SOCIALE CINESE DI QUEL PERIODO.

Ma tale universo concentrazionario funge anche da spazio psichico, da spazio psichico di oppressione e di repressione (in primis come ho scritto sopra dell'uomo sulla donna), ed in questo senso si ritorna al discorso sullo stile spesso allusivo e simbolico dei registi della Quinta Generazione.

Ma siamo anche alle prese con un film che rappresenta e narra la figura di una donna fiera e coraggiosa, anti-convenzionale, la quale non accetta le regole e di stare al gioco.

Più in generale "Lanterne Rosse" è anche un film sul potere, sul principio di potere e di autorità, sulla gerarchia (prima di tutto fra i sessi, ma non solo) un film ALLUSIVAMENTE E SIMBOLICAMENTE POLITICO, e proprio per questo ancora più scomodo (tant'è vero che ne fu proibita la visione in Cina).

Come è stato a più riprese evidenziato si tratta anche di un film dalle forti marcature formali e stilistiche con una forte enfasi anche sull'aspetto più propriamente sonoro, ma grandissima importanza l'assume anche l'aspetto scenografico, come ho scritto sopra il palazzo stesso, ma anche la sua struttura rappresentano il principio di autorità, l'attitudine al controllo.

La stessa geometria architettonica è lì a testimoniare e simboleggiare la dimensione dell'ordine, ordine attraverso cui si può risalire al principio gerarchico e di autorita, ordine geometrico ed architettonico il quale vive un rapporto speculare con la raggelante bellezza dei movimenti della cinepresa (le numerose e lunghe carrellate) così come con la fissità delle inquadrature, quasi come a voler analizzare in modo "clinico" eppur compassionevole le sorti umane di Songlian, e attraverso lei delle donne nella società cinese.

Considero "Lanterne Rosse" un film bellissimo, ma non solo, anche un film molto importante all'interno del panorama del cinema mondiale, un film reso grande non solo dalla sua rigorosissima tenuta stilistica e formale, ma anche dal suo strutturarsi ed organizzarsi in modo allusivo eppure così dirompente. Un film che rimane.






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