top of page

FA LA COSA GIUSTA (1989)

13 Novembre 2023


Francesco De Maria



Il confronto con il cinema di Spike Lee (1957) è un'esperienza per alcuni versi unica, particolarissima, perchè si tratta appunto di un cinema personalissimo, del tutto inedito, e tutto questo lo mostra bene un film come "Fa la Cosa Giusta", presentato in anteprima al Festival di Cannes il 19 Maggio 1989. Il cinema di Spike Lee è un cinema prevalentemente Afro-Americano (sia per la composizione del cast, che per le storie e l'ambientazione), un cinema New Yorkese (e si potrebbero trovare rimandi o convergenze con il cinema di Sydney Lumet, di Martin Scorsese, di Abel Ferrara, o volendo magari anche di Woody Allen), un cinema quasi sperimentale, nel suo centrifugare forme, stilemi, spunti visivi.

"Fa la Cosa Giusta" potrebbe anche essere inquadrato come film politico, in una certa misura, dal momento che si impernia sulla tensione in un quartiere di Brooklyn (la stessa Bedford Stuyvesant, dove Spike Lee è nato e cresciuto) fra la comunità afro.americana ( i residenti del quartiere) ed i proprietari della pizzeria (di origine italiana) nella quale il protagonista (lo stesso Spike Lee) lavora.

Quelle tensioni esploderanno, per giungere a violenti scontri razziali e con la polizia. Il tutto sale durante una giornata torrida, in una sorta di manifestazione anche simbolica dello stato psicologico di ebollizione e di tensione.

Nella parte dei pizzaioli Italo-Americani compaiono Danny Aiello (il padre) e John Turturro (uno dei due figli) e nel cast compaiono molti altri volti ricorrenti, poi, nel cinema di Spike Lee: la sorella Joie, Giancarlo Esposito, Bill Nunn, Samuel Jackson.

"Fa la Cosa Giusta" è un film COLORATISSIMO, DALL'ALTISSIMO PROFILO CROMATICO, DAI COLORI ACCESI, IPERREALI, FINO A CREARE UN ATMOSFERA AI LIMITI DELLA REALTA': questa caratteristica mi colpisce molto di questo film (ma anche di altri dello stesso regista).

Perchè Spike Lee è un grande centrifugatore di forme, stilemi: in questo film rientrano il Fumetto, Il Videoclip, il Film Musicale, ma centrifugati insieme, appunto, resi quasi irriconoscibili, sparpagliati all'interno del film, altamente personalizzati.

Ed ecco perchè non siamo alle prese con un film politico in senso stretto (anche se aspetti politici anche importanti sono presenti in tutti i film di Spike Lee) ne tantomeno "realistico", dal momento che si configura come film "ai limiti dei parametri del reale" dal punto di vista della rappresentazione, della messa in scena, etc.

Ecco, tutta la dimensione formale, stilistica del film è stata sempre poco considerata da molta critica dell'epoca, concentrata quasi esclusivamente sulla carica polemica del film, arrivando spesso a rimproverare al regista un incitamento alla rivolta.

Ora, Spike Lee è stato sicuramente un regista "arrabbiato", ed i suoi film si configurano anche come film "militanti" per così dire, film di parte, film realizzati anche da un'urgenza non solo espressiva, estetica, ma anche sociale, latamente politica, etc.

Ma il suo Cinema è stato del tutto appiattito sul "messaggio" da parte di molta critica, quando invece siamo di fronte ad un film (e ad un Cinema) dall'alto quoziente formale e stilistico. Spike Lee utilizza la cinepresa in modo del tutto personale e riconoscibile, "Fa la Cosa Giusta" uscito quando aveva "solo" 32 anni è già un film altamente maturo e risolto, e rimane uno dei suo risultati di punta ancora oggi, a distanza di quasi 35 anni.

Un aspetto importante del film è anche la dimensione corale, la coralità: esiste un protagonista, Mookie (interpretato da Spike Lee) ma è un protagonista che SI PERDE E CONFONDE IN QUESTA DIMENSIONE CORALE; COMPOSTA DA RELAZIONI E DA CONFLITTI.

E si tratta anche di un film amaro, pessimista, che guarda sconsolato alle relazioni fra gruppi etnici diversi, all'impossibilità di un dialogo, ma non solo: alla violenza ed al razzismo delle forze dell'ordine, veri guardiani del potere bianco.

"Fa la Cosa Giusta" è un film scattante, un film nervoso, per così dire: stilisticamente riflette la tensione che si accumula fra i vari personaggi del film, e lo fa attraverso un montaggio rapido e serrato.

Come ho tentato di mostrare siamo alle prese con un oggetto filmico un pochino più complesso rispetto al puro e semplice "film dal contenuto politico e che incita allo scontro", categoria nella quale una critica talora miope ha voluto relegarlo.





Comments


bottom of page