ECCE BOMBO (1978)
11 Ottobre 2023
Francesco De Maria
La vicenda di Nanni Moretti (1953) è una vicenda particolare. Il regista (e attore) infatti è stato visto, fin dagli esordi nel 1976 con "Io Sono un Autarchico" come un autore "puramente generazionale", autore di pellicole atte a rappresentare conflitti interiori e smarrimenti della generazione post-sessantotto.
E questo è sicuramente vero, come ci mostra "Ecce Bombo", uscito l'8 Marzo 1978, un film incentrato appunto sulla crisi (esistenziale prima ancora che politica) di un gruppo di giovani romani, alle prese con problemi legati al rapporto con le donne, con la famiglia, con la società, con gli ideali che furono (vale a dire quelli del Sessantotto, all'incirca).
Attraverso sedute di auto-coscienza tentano di far rivivere il loro rimosso doloroso, la loro sensazione di crisi, per darle un nome, individuarla, elaborarla.
In questo senso, quindi, è sicuramente vero che Nanni Moretti (ma sopratutto quello della fine degli anni Settanta, anche perchè successivamente il suo cinema assume caratteristiche ancor più inedite e personali) è stato un regista generazionale, ma io credo che abbia assunto la dimensione generazionale come una sorta di CONTENITORE, DI FORMA ENTRO CUI LAVORARE, PORTANDO AVANTI UN DISCORSO CINEMATOGRAFICO PRECISO E PERSONALE.
Intanto, basilarmente, "Ecce Bombo" vuole essere un film programmatico, manifesto generazionale, sì, ma anche (o soprattutto) di una nuova ondata registica che si leva contro i vecchi (soprattutto i registi della Commedia all'Italiana, e basti pensare al dibattito famoso fra il giovane Nanni Moretti e Mario Monicelli), manifesto di un cinema a basso costo, agile, spregiudicato.
Ma non solo: al contempo "Ecce Bombo" è un film profondamente intriso di Cinefilia, il rapporto con i registi più anziani è ambivalente: se la Commedia all'Italiana viene in una certa misura rifiutata (e pensiamo anche alla battuta su Alberto Sordi) ma anche recuperata (proprio nella dimensione di Commedia di Costume, entro cui "Ecce Bombo" rientra), è anche vero che ho sempre ravvisato un forte legame fra questo film (e molte altre opere morettiane) ed il cinema di Marco Bellocchio.
Un certo tipo di inquadrature, un certo utilizzo ed una certa resa degli spazi domestici, la rappresentazione critica dell'istituzione familiare, tutti elementi fortemente presenti in "Ecce Bombo" e che si richiamano fortemente al cinema di Marco Bellocchio, e Nanni Moretti, fra le altre cose, non ha mai nascosto la sua ammirazione per tutto il Nuovo Cinema Italiano degli anni Sessanta (Pasolini, Bellocchio, Ferreri, i fratelli Taviani, etc.), ecco, tutto questo viene fatto rientrare all'interno della forma Commedia.
Commedia di Costume, ( e qui, volente o nolente, il giovane regista ed attore mostra un legame con la grande tradizione della Commedia all'Italiana) ma anche Commedia, inedita, per così dire: grottesca, dai toni talora quasi surreali. Queste due forme (Commedia e retaggio del Nuovo Cinema degli anni Sessanta) si intrecciano e dialogano costantemente.
La stessa struttura di "Ecce Bombo", il suo andamento, il suo ritmo, sono del tutto iinediti: assistiamo ad una sorta di frammentazione narrativa (non esiste una vera e propria storia, con un inizio ed una fine), di costruzione di scene e sequenze singole, molto pregnanti ed iconiche (basti pensare alla sequenza sulla spiaggia), quasi autonome, ma al contempo legate insieme da uno spiccato profilo visivo e rappresentazionale, e anche da un denominatore comune concettuale, di tipo politico, sociale ed esistenziale.
Ed ecco, dunque, che un film come "Ecce Bombo" sfugge alla rigida definizione di "film su una generazione", proprio perchè è molto di più. è un film dall'alto quoziente cinematografico e cinefilo, costruito attraverso il Cinema e che parla (anche) di Cinema.
"Ecce Bombo" è anche un film molto morettiano proprio nella rappresentazione della CRISI, DELLO SMARRIMENTO, DEI PERSONAGGI (E SOPRATTUTTO DEL PROTAGONISTA): questo smarrimento, questo essere inadatti e disadattati è tratto tipico di moltissimo cinema di Nanni Moretti.
E la crisi non è mai risolutiva, porta ad uno spaesamento, ad una deriva, ad un'incertezza, (e tutti questi aspetti sono bene emblematizzati dal fatto stilistico e formale del film, dal suo spezzettamento, dalla sua frammentarietà).
Con "Ecce Bombo" Moretti non ha voluto far ridere (e poi siamo alle prese con una Commedia, non con un film comico) nonostante il film sia disseminato anche di notazioni divertenti, quanto piuttosto ha voluto proporre la sua idea di Cinema e la sua idea di realtà generazionale e giovanile, in modi del tutto inediti, personali e personalizzati.
Comments