BAD GUY (2001)
"Bad Guy" presentato in anteprima al Festival di Pusan l'11 Novembre 2001 è uno dei film più significativi della prima fase della carriera registica del Sud-Coreano Kim Ki Duk (1960).
Di un film di Kim Ki Duk ho già avuto modo di trattare su questo mio Blog, qui il link: https://slisso.wixsite.com/cineprospettive/single-post/2019/02/11/SAMARIA-2004.
"Bad Guy" è un film ambientato nei bassifondi di Seul, nel quartiere dei bordelli, un film che si incentra sulla vicenda di un uomo (il "bad guy", appunto) che induce una ragazza alla prostituzione, per poi innamorarsi di lei, diventandone il PROTETTORE IN UN ALTRO SENSO.
Kim Ki Duk ci ha abituati, con il suo Cinema a questo ROVESCIAMENTO DELLE DINAMICHE RELAZIONALI E SENTIMENTALI, l'amore sorge e nasce in modo inaspettato ed assume caratteristiche impensate, impensabili.
In "Bad Guy" vi è una rappresentazione diretta e sincera dei bassifondi, del mondo della prostituzione, della malavita di Seul, una rappresentazione così sincera che scandalizzò parte della critica e del pubblico.
Kim Ki Duk non è un autore facile, non lo è mai stato, vuoi per motivi più diretti ed immediati, come quelli citati, vuoi per un andamento lento, contemplativo di moltissimi suoi film, di un nucleo irriducibilmente enigmatico, misterioso, evanescente.
Le relazioni umane, i sentimenti vengono dissezionati e rovesciati, modificati in "Bad Guy", niente è come sembra a prima vista, niente è come è all'inizio, ma tutto muta, tutto si trasforma. La realtà dipinta da Kim Ki Duk è una REALTA' IN COMPLETO DIVENIRE, IN PERENNE TRASFORMAZIONE, ed è proprio questa rappresentazione della mutevolezza che rende grande un film come "Bad Guy" e più in generale tutto il Cinema di Kim Ki Duk.
E forse proprio su queste basi potrei definire il Cinema di Kim Ki Duk artisticamente e culturalmente ribelle, anti-borghese, proprio nel suo APPROCCIO RAPPRESENTATIVO.
Quello che colpisce in "Bad Guy" è di conseguenza la contraddittorietà di fondo proprio nel raffigurare il carattere contraddittorio della realtà e delle relazioni umane. Bisogna anche tenere presente che l'amore in questo film non è un amore puro, sentimentale, romantico, ma un amore insano, sporco, malato, ma pur sempre un sentimento profondo che nasce e si sviluppa da un semplice rapporto protettore-prostituta.
Tale relazione di protezione è centrale nel film, la stessa relazione basata sulla protezione muta, si trasforma, fino a diventare un rapporto protettivo basato su dei sentimenti, però attenzione: siamo comunque alle prese con un RAPPORTO BASATO SUL POSSESSO, questo istinto protettivo che cresce pian piano nei confronti della ragazza (avviata alla prostituzione) è comunque insano nella sua folle gelosia.
In questa caratteristica risiede il carattere critico e problematizzante di "Bad Guy". Tant'è vero che il film è attraversato dal pathos della distruzione, dell'auto-distruzione. E' presente un fondo di disperazione in tutto il film.
Altro dato importante (non solo di "Bad Guy" ma di tutto il Cinema di Kim Ki Duk (anzi si potrebbe dire che questo aspetto in "Bad Guy" è meno accentuato e si radicalizza progressivamente) è l'uso parco della parola, i dialoghi sono ridotti all'osso, e spesso i personaggi dicono poco mediante i dialoghi, comunicano in modo effettivo e significativo piuttosto con la gestualità, l'espressività, la corporeità.
Vi è una forte rispondenza fra corpo e mente nel cinema di Kim Ki Duk proprio in questo senso.
Più importante che in altri film è l'uso della musica quasi a voler creare un commento, un controcanto emotivo e sentimentale ad una vicenda la quale seppure "amorosa" in modo del tutto anomalo rimane comunque una vicenda sordida e deviata. In questo senso si potrebbe dire che in "Bad Guy" è presente un sottofondo ironico..
Volendo, si potrebbe affermare che questo "rapporto di coppia" è improntato a dinamiche di potere, o a dinamiche carnefice-vittima, in ogni modo a dinamiche sadomasochistiche. D'altro canto tutte le relazioni uomo-donna nel cinema di Kim Ki Duk sono sempre impronatea ad una sorta di sado-masochismo.
Ciò che rende "Bad Guy2 un film bello, importante, intenso è proprio la rappresentazione della marginalità, una rappresentazione della marginalità, dell'irregolarità mai compiaciuta ma che ci comunica un'urgenza espressiva ed umana da parte del regista.
In "Bad Guy" tutto è irregolare, l'umanità che affolla questo film, i sentimenti, gli odi, i contrasti, le relazioni umane, e proprio per questo stiamo parlando di un film bello proprio per la sua irregolarità.