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UNBREAKABLE (2000)


"Unbreakable" di M. Night Shyamalan (1970-) è senza alcun dubbio un film molto famoso, un film che ha contribuito a rilanciare nel panorama del Cinema primi anni Zero il genere del Supereroe.

Uscito il 14 Novembre 2000 ebbe subito un notevole successo di pubblico, ma anche di critica. Film su un uomo (interpretato da Bruce Willis) che dopo un incidente in treno scopre pian piano di possedere dei superpoteri da eroe. Dovrà confrontarsi con l'uomo che sta dietro quell'incidente e dietro quei suoi poteri, vero e proprio demiurgo nel film, un paraplegico a capo di una galleria dei fumetti, fino ad una sorta di resa dei conti finale.

La critica ebbe modo di elogiare il film vuoi per il suo aspetto formale, stilistico, tecnico, vuoi per la recitazione, ma anche per l'impiego della musica. Ma non si metterà mai in sufficiente evidenza il CARATTERE RIFLESSIVO E TEORICO DI QUESTO FILM, dal momento che si disseziona e si decostruisce la figura del Supereroe, proprio nel senso che tale figura non viene più proposta nella sua immediatezza, bensì mediata, de-costruita e ri-costruita, fino a subire una vera e propria torsione di tipo culturale, estetica e teorica.

Shyamalan è solito operare in questo modo proprio nell'affrontare i Generi Cinematografici, un'operazione simile ad esempio l'ha compiuta con l'Horror nel film "The Village" del 2004 o con il Cinema Fantastico nel film "Lady in the Water" del 2006.

Inoltre "Unbreakable" è anche un film Post-Moderno proprio nel mescolare e rielaborare varie forme culturali a cominciare, nel nostro caso, proprio dal fumetto, non solo citato ma rappresentato cromaticamente e simbolicamente dal momento che, come è già stato messo giustamente in luce i colori dell'abbigliamento dei personaggi assumono una notevole rilevanza di segno e di significato (proprio come nei fumetti).

Solo che con questo film Shyamalan PROBLEMATIZZA LA RAPPRESENTAZIONE DEL SUPER-EROE, ANZI LA SCOMPOSIZIONE DI TALE FIGURA AVVIENE PROPRIO MEDIANTE LA SUA PROBLEMATIZZAZIONE, dal momento che il protagonista vive una sorta di relazione dialettica ma costante con l'antagonista, un legame profondo li unisce. Oltre alla contrapposizione assistiamo ad una profonda, problematica relazione.

Questo film, inoltre possiede un tratto tipico dell'intero cinema di Shyamalan vale a dire la capacità di rappresentare in modo del tutto plausibile una sorta di universo parallelo così contiguo alla realtà quotidiana, per quanto mi riguarda da questa caratteristica si sprigiona il senso di meraviglia che provo di fronte alle opere di questo regista.

Quindi è innegabile come ho scritto sopra il carattere riflessivo di questo film, meglio non farsi ingannare dalla parvenza, dalla patinatura del film, non siamo assolutamente alle prese con un film di puro intrattenimento.

In più in "Unbreakable" i fumetti vemgono visti anche come una nuova forma di epos serializzato moderno, come una forma mitopoietica dell'epoca contemporanea, mettendone in luce i caratteri creativi e culturali. I fumetti possono farsi strumento interpretativo della realtà, della vita, del mondo.

Diciamo che con questo film il Cinema interroga il Fumetto, lo disseziona, lo analizza, e ne evidenzia caratteristiche parzialmente latenti. "Unbreakable" anche in questo caso mostra di essere un FILM DIALETTICO, DI RELAZIONE, RELAZIONE DI PROTAGONISTA-ANTAGONISTA, MA ANCHE RELAZIONE DI FORME ESTETICHE.

Film riflessivo, analitico, quindi in questo senso film che ha superato la classicità, ma al contempo anche film dalla struttura narrativa lineare, film "classico" proprio in questo senso, gli stessi personaggi sono ben definiti, relativamente univoci, non ambigui avvicianandosi alla funzione "attanziale", in questo senso "Unbreakable" persenta anche carrateristiche classiche o classiciste (proprio nel riconnettersi sotto il profilo della struttura narrativa al Cinema Classico Hollywoodiano).

Anche in questo senso, dunque, "Unbreakable" è un film articolato, composito, complesso. Quindi io andrei cauto con chi definisce il cinema di Shyamalan tranquillamente e pacificamente Classico, proprio perchè alla base vi è tutta un'operazione di analisi, di messa in questione, di problematizzazione di forme e stilemi.

Ultimo aspetto importante da evidenziare è il carattere Favolistico e Fiabesco che Shyamalan propone sia in questo che in altri suoi film, un ritorno del Fantastico, del Numinoso, un ritorno del Rimosso.

Sono proprio questi caratteri a rendere non solo "Unbreakable" un film bello e importante, ma anche a rendere Shyamalan un regista degno di nota.

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