OMBRE E NEBBIA (1991)
"Ombre e Nebbia" uscito il 5 Dicembre 1991 è, a mio avviso uno dei film più significativi di Woody Allen (1935) anche se non considerato uno dei suoi più emblematici.
Il film è senza alcun dubbio una commedia, anche se di tipo assai particolare, una commedia dai toni cupi, ambientata in una città imprecisata della Mitteleuropa negli anni Venti, anche se girata negli Studios Astoria di New York.
Woody Allen interpreta il timido ebreo Kleinman il quale viene svegliato nel cuore della notte dai suoi concittadini per unirsi a loro nella caccia allo strangolatore che terrorizza la città, egli si rifiuta, avendo timore e quindi i sospetti ricadono proprio su di lui. Dovrà sfuggire alla caccia, quella notte, facendo una serie di incontri, finchè si trovera proprio alle prese con lo strangolatore.
Storia come si può capire, ARCHETIPICA, che vede protagonista un "piccolo uomo" (il significato della parola Kleinman), ma anche un ebreo alle prese con l'incubo della persecuzione.
La storia di un innocente braccato. Ecco, Woody Allen riattinge a tale fonte archetipica, la ripropone, la rilancia,e fa qualcosa di più: pone in diretta comunicazione questo film con la grande tradizione cinematografica del Cinema Espressionista e più in generale europeo, degli anni Venti.
Certo, nel film sono presenti anche richiami letterari, il nome Kleinman incomincia per K e proprio K. è chiamato il protagonista de "Il Processo" di Franz Kafka (altro autore di cultura ebraica).
Come ho scritto sopra vi è un forte richiamo al cinema tedesco (ma non solo tedesco) degli anni Venti, molto importante quindi la fotografia (di Carlo Di Palma) con un bianco e nero il quale potenzia ed enfatizza l'atmosfera ed i toni notturni del film.
FILM ONNICOMPRENSIVO, IN UN CERTO SENSO, FILM CHE PARLA DI CINEMA, FILM CHE PARLA DI LETTERATURA, FILM CHE PARLA DI REALTAì, INCROCIANDO I VARI PIANI.
Oltre che richiami al cinema di Murnau, di Lang, di Pabst, vi sono anche richiami ad un autore bizzarro ed irregolare come Tod Browning (1880-1962) con l'inquietante "Freaks" (1932) proprio nelle scene iniziali, quelle del circo.
IlCinema per Woody Allen è uno STRUMENTO TERAPEUTICO, ecco, io credo che "Ombre e Nebbia" non solo non faccia eccezione a tale regola, ma ne rappresenti piuttosto uno dei punti massimi. In questo film Woody Allen da ebreo da corpo a tutti gli archetipi "infernali" della persecuzione, dell'emarginazione, della sensazione di diversità.
Lo aveva fatto già in modo molto più lieve e "scanzonato" in "Annie Hall", del 1977. "Ombre e Nebbia" è invece una commedia dai toni cupi, tetri, vagamente onirici, un film NEBBIOSO ED EVANESCENTE, SFUGGENTE PROPRIO PER IL SUO CARATTERE INQUIETANTE E VAGAMENTE ONIRICO.
La stessa umanità che popola il film è composta in buona parte da emarginati o irregolari (circensi, prostitute, prestigiatori) con cui l'ebreo Kleinman viene in contatto, fuggendo dalla VIOLENZA DELLA NORMALITA'.
Il valore critico del film risiede proprio in questo ultimo aspetto ed anche la sua sottile poesia eversiva.
Vorrei concentrarmi un attimo sullo stesso titolo del film; "Ombre e Nebbia" titolo davvero indicativo di un film molto legato all'immateriale, all'incubo, ai vagabondaggi di un'anima, alla rarefazione, alla scomposizione stessa della dimensione materica (certo, sto estremizzando, ma tali caratteristiche sono ben presenti nel film) al mutarsi di oggetti e cose in ombre e nebbia, appunto.
Proprio in questo risiede la comunanza di vedute con la grande tradizione del Cinema Espressionista più che nella storia o nella vicenda narrata.
Volendo, si possono rintracciare richiami al cinema di Ingmar Bergman (ricordiamo sempre dell'amore che Allen nutre per il cinema bergmaniano) proprio dal punto di vista della poetica, della visione del mondo, se solo pensiamo ai richiami insistiti (anche sottotraccia) che in "Ombre e Nebbia" si fanno riguardo all'esistenza o meno di Dio, al senso dell'esistere etc.
Come si può notare questo è un film molto composito ed articolato ed i piani di lettura possono essere molteplici ed il film li lega tutti iniseme.
Inoltre la stessa notte (tralasciando le ombre e la nebbia) è proprio la manifestazione concreto-simbolica del regno dell'Es, delle pulsioni primordiali, dell'incubo che si sprigiona.
Il pivero Kleinman si muove in uno spazio della mente e all'interno di un incubo. Ecco, spero di avere messo a punto quelle che sono le caratteristiche essenziali di questo film bellissimo e talvolta non considerato come meriterebbe.