JOHNNY GUITAR (1954)
"Johnny Guitar", uscito il 5 Maggio 1954, di Nicholas Ray (1911-1979) è un oggetto filmico di difficile catalogazione; western o melodramma, western dalle cadenze melodrammatiche o melodramma con connotati western... tutte queste definizioni sono sostanzialmente giuste ed adatte al film.
Film che vede protagonista una donna tenutaria di un saloon (interpretata da Joan Crawford) e del nuovo incontro con un suo vecchio amante (interpretato da Sterling Hayden, personaggio eponimo del film) e della sfida che intraprendono alla violenza e all''intolleranza.
Western dalle forte cadenze melodrammatiche, come ho affermato sopra, e segnato fortemente da un certo scavo psicologico, FILM DI CONTRASTO SUI CONFLITTI EMOTIVI E SUI CONFLITTI FRA I PERSONAGGI, questa forse la caratteristica che prima di tutto colpisce di "Johnny Guitar".
Altro elemento importante del film è proprio la fotografia (ma la fotografia riveste sempre un ruolo fondamentale in pressochè tutti i film di Nicholas Ray pensiamo solo a "Rebel Without a Cause" del 1955 in Italia distribuito come "Gioventu Bruciata") una fotografia dai colori saturi e fiammeggianti, e l'aggettivo "fiammeggiante" è proprio quello che meglio si attaglia ad un film come questo, attraversato da fremiti di passion e amorosa, da pulsioni di violenza e di vendetta, e da contasti insanabili.
E' innegabile anche il sottotesto politico e sociale di "Johnny Guitar" e la condanna da parte di Nicholas Ray del pregiudizio e dell'intolleranza, tant'è vero che il film fu tacciato, da parte di qualcuno di anti-maccartismo, lo spirito progressista che anima il film è innegabile.
I dialoghi nel film assumono notevole importanza, proprio come a voler PORRE L'ENFASI SUI CONTRASTI EMOTIVI FRA I PERSONAGGI, MA SONO DIALOGHI DI SUPPORTO A QUELLA CHE è L'ATMOSFERA VISIVA DEL FILM.
Da non sottovalutare anche la cupezza della vicenda, teniamo presente che la quasi totalità dei personaggi muore di morte violenta e forse il lieto fine amoroso suona un po' posticcio; ma la stessa drammaticità della vicenda conferisce forza al film e lo sostanzia di significati profondi.
Abbastanza inedita in un western l'attenzione alla figura femminile la quale dona alla storia un notevole spessore melodrammatico. Dal punto di vista formale e stilistico "Johnny Guitar" presenta caratteristiche notevoli, a cominciare proprio dal forte valore architettonico e strutturale delle scenografie (teniamo presente che Nicholas Ray aveva una formazione architettonica alle spalle ed aveva studiato con il grande architetto Frank Lloyd Wright).
Lo stesso soprannome del personaggio maschile (quel "Guitar"...) dunque lo stesso titolo rimandano AD UN'IMPORTANZA SIGNIFICATIVA ANZI SIGNIFICANTE DELLA MUSICA; il film è attraversato da uno spirito musicale, dunque fortemente emotivo e magari anche contrastato, la musica tende a rivelare il senso nascosto di questo film, a rivelarlo in modo fertlmente ambiguo ed enigmatico; MUSICA CHE FA DA CONTRALTARE AI DIALOGHI, IN UNA SORTA DI INCONTRO-SCONTRO.
Ecco, "Johnny Guitar" si pone di fronte a queste due polarità, Musica e Parola.
In questo senso è giusto, a mio avviso, quello che è stato affermato: questo film si avvicina a quelli che sono gli stilemi dell'Oopera Lirico, siamo alle prese con un Western da Camera che recupera, magari in forma subliminale e poco evidente lo spirito operistico (la stessa relazione fra musica e parole citata sopra).
C'è qualcosa di eccessivo e paradossale in "Johnny Guitar" e questo spirito avvicina il film alle grande tradizione operistica e melodrammatica, siamo alle prese con un film complesso, stratificato, molto articolato.
Film inedito non solo rispetto al Film Western, ma all'intero cinema americano e mondiale.
Vero e proprio film di autore (e quanta ragione avevano i giovani critici francesi degli anni Cinquanta futuri registi ad annoverare Nicholas Ray fra gli Autori Cinematografici!) che rompe tutti gli schemi, e che esula da quelli che sono i parametri di qualsivoglia genere, riconfondendoli (ed in questo senso mi ricollego al discorso che ho fatto in apertura di questo mio articolo, al fatto che stiamo parlando di un film di difficile catalogazione).
Spira anche una brezza di "follia", per così dire, nel film, un'esaltazione dell'amour fou e della passione che si contappongono all'ottusa violenza ed all'intolleranza, film intriso di spirito femminile, proprio in questo senso.
In chiusura, potrei dire che da questo punto di vista (come anche da altri) "Johnny Guitar" è anche un inno alla libertà, all'affermazione della propria individualità, al diritto alla felicità.