NASCITA DI UNA NAZIONE (1915)
"Nascita di una Nazione" del regista David Wark Griffith (1875-1948), uscito l'8 Febbraio 1915, è un film tanto grande quanto controverso. Controverso perchè fu tacciato (invero abbastanza a ragione) di razzismo nei confronti della minoranza Afro-Americana, di simpatie sudiste, di glorificazione del primo Ku Klux Klan (vale a dire quello degli anni immediatamente successivi alla Guerra Civile Americana).
Certo, una qualche forma di razzismo è presente nel film, o forse sarebbe più corretto parlare di fobia nei confronti degli uomini di colore, fobia che Griffith, gentiluomo sudista (nativo del Kentucky) ed anglofilo effettivamente nutriva.
I cavalieri del Ku Klux Klan vengono dipinti come salvatori della razza bianca, nella prima parte del film (teniamo presente che il film ha una durata di poco più di tre ore) vengono rappresentate in modo alternato e contrapposto una famiglia nordista ed una famiglia sudista, nella seconda parte la riconciliazione fra le due parti (e la nascita vera ed effettiva degli Stati Uniti d'America) con l'emarginazione della minoranza nera.
Griffith è stato un grandissimo regista, probabilmente uno dei più grandi di tutti i tempi, moltissimi registi del periodo muto ( e non solo del periodo muto, anche se in un altro modo) hanno un debito con lui, non solo molti autori americani che presso di lui si formarono (a cominciare dal giovane John Ford che fra le altre cose ventunenne in questo film riveste un piccolo ruolo come un cavaliere del Ku Klux Klan) ma anche registi sovietici, a partire dallo stesso Ejzenstejn il quale scrisse una volta a proposito del regista americano: "è Dio Padre.Ha tutto creato, tutto inventato"; vale adire, aggiungo io, l'uso del primo piano, l'illuminotecnica in funzione espressiva, il montaggio alternato usato in chiave narrativa, etc.
Griffith aveva esordito come regista nel 1908 con "The Adventures of Dollie" (14 Luglio 1908), e già nei cortometraggi del 1908-1909 si nota una considerevole forza espressiva, ma "Nascita di una Nazione" ed il successivo "Intolerance" (1916) fatto anche per rispondere alle critiche di razzismo mossegli, un controcanto alla pace ed alla tolleranza, dicevo questo film del 1915 è davvero seminale.
FILM CHE METTE A PUNTO LE DINAMICHE NARRATIVE, LE SUE TRAIETTORIE, CHE NARRATIVIZZA LA STORIA SOCIALE.
Assistiamo a questa prima titanica resa narrativa di fatti storici, E AD UN MONTAGGIO ALTERNATO E PARALLELO ANCHE FIGURATO E VIRATO IN SENSO CONCETTUALE CON LA RAPPRESENTAZIONE DELLE DUE FAMIGLIE, LA FORMA SI FA CONTENUTO E VICEVERSA, IN QUESTO MODO.
Il montaggio, in molte delle sue forme, come ho scritto sopra, tutti i tipi di raccordi (sull'asse, sul movimento, sullo sguardo) fluidificano la narrazione, così come è notevole l'uso della soggettiva.
In questo film vi è anche un notevole uso del Primo Piano, atto a creare una sorta di intensificazione psicologica ed emotiva.
In questo modo, con questo film si passa dal modello del Cinema Arcaico e Primitivo (con i suoi quadri ancora non giunti narrativamente dal montaggio, che ricordiamolo, però, può anche ricoprire un ruolo non narrativo) al Modo di Rappresentazione Istituzionale (a quello narrativo, dunque) ma ripeto la stessa struttura di "Nascita di una Nazione" è una STRUTTURA CHE SI REGGE SUL CONTRASTO molto più che sull'unione, o comunque sull'alternanza: gli stessi Primi Piani sono alternati continuamente a Campi Lunghi.
Tutto questo è tipico del film.
Come ho accennato sopra è presente nel film un uso della luce atto a drammatizzare molte scente, asottolineare il valore drammatico, emotivo, psicologico di molte scene, ed il film essendo anche lungo, è composto di molte inquadrature per la precisione 1544.
"Nascita di una Nazione" è un film dal profondo valore drammatico, molti degli elementi da me sopra descritti non fanno altro che creare e mantenere viva la dimensione drammatica del film e della vicenda narrata, e, certo, tutto questo è reso senza l'uso della parola, trattandosi di un film muto.
Ecco, io credo che l'aspetto contenutistico (ed anche quella forma di razzismo) risulti essere proprio l'aspetto caduco del film, la sua grandezza risiede proprio nella forza titanica, nella resa epica, nella maestria formale e stilistica, ma anche nella sua forza fondatrice, nel suo farsi Verbo Cinematografico, nel suo mettera punto forme e stilemi del linguaggio cinematografico.
La grandezza di "Nascita di una Nazione" risiede sopratutto in questo.