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BADLANDS (1973)


"Badlands" è davvero un film difficile, arduo, complesso. Presentato in anteprima al New York Film Festival il 13 Ottobre 1973 è il lungometraggio di esordio del regista Terrence Malick (1943).

Malick ha alle spalle studi filosofici, laurea in filosofia ad Harvard nel 1965, un'attenzione rivolta ad un pensatore proto-esistenzialista come Soren Kierkegaard, ed una traduzione in inglese di un testo del filosofo Martin Heidegger nel 1969.

Probabilmente un concetto come "essere nel mondo", di derivazione heideggeriana, appunto, è di importanza vitale nel cinema di Malick; regista molto appartato, anche all'interno del panorama della New Hollywood.

"Badlands" è un film su una giovane coppia criminale, lui è Martin Sheen il quale non ha bisogno di presentazioni, lei è Sissy Spacek volto iconico e simbolico di certo cinema americano degli anni Settanta: "Badlands", appunto, "Carrie" (1976) di Brian De Palma, oppure "3 Women" (1977) di Robert Altman.

Film, appunto, sull' ESSERE NEL MONDO, i due protagonisti sono GETTATI E PROIETTATI NEL MONDO, in una realtà che assume connotati ambigui e polivalenti.

La pregnanza del film risiede anche nella riflessione sottesa sulla MEDIATIZZAZIONE DELLA VIOLENZA, sulla resa mass-mediatica della violenza e delle gesta criminali; riflessione sconsolata quindi anche sulla società americana.

SOLITUDINE VIOLENTA E COSTRUZIONE MASS-MEDIATICA, questi sono due capisaldi di questo film. "Badlands" è anche una riflessione sull'incapacità di amare, sulla SCONFITTA DEL SENTIMENTO A FRONTE DI UNA REALTA' VIOLENTA.

Film impietoso ed amaro sulla sconfitta e sullo scacco esistenziale (tratto tipico, questo, anche se declinato in modi e forme diverse di quasi tutti i film New Hollywood) sulla morte di una certa America, sull'IMPOSSIBILITA' DI RIATTINGERE AD UN CERTO PASSATO.

Il ritorno alla natura selvaggia americana da parte dei due giovani fuorilegge (in fuga dalla polizia) finisce con un fallimento, molte vie sono ormai precluse.

I due giovani protagonisti, fra le altre cose, si muovono e parlano filtrando comportamenti e linguaggio dai mass-media, personalità INAUTENTICHE in questo senso, personaggi che si muovono nell'ambito dell'INAUTENTICO SOCIALE.

"Bsdlands" è un film "contro": contro il CULTO DELL'IMMAGINE a cui sopratutto il protagonista maschile si attiene. Film sulla solitudine, sulla sconfitta esistenziale, ma anche sul senso di vuoto.

La coppia di fuorilegge sconta in modo drammatico questo senso di vuoto e di inautentico. Sono, in definitiva, due costruzioni mass-mediatiche, due primi prodotti (il film è dl 1973 ma ambientato negli anni Cinquanta) della società dello spettacolo.

In questo senso è proprio il distacco emotivo del protagonista maschile che colpisce. In definitiva "Badlands" è un film che smonta e smitizza il mito della coppia criminale maledetta, come farà in tutt'altro modo Robert Altman l'anno seguente con "Thieves Like Us" (1974).

L'importanza del film risiede molto anche in questi aspetti di riflessione critica, di questa resa razionale di certi eventi e situazioni. I paesaggi naturali del West americano sono fotografati e ripresi in modo magnificente, svelandone tutta l'arcana bellezza.

Solo che in "Badlands" assistiamo ad un ribaltamento della forma del cinema classico americano (pensiamo sopratutto al western classico di John Ford, Howard Hawks, etc.) nel senso cioè che la natura selvaggia, il dato paesaggistico non si configura più come CONTRALTARE MINACCIOSO E CASSA DI RISONANZA DI CONFLITTI INTERIORI O DI SENTIMENTI, ma si configura piuttosto come FONDALE SCENOGRAFICO, quasi come sfondo "mitico" in cui i due protagonisti si muovono, ma di un carattere mitico ormai inautentico e costruito mass-mediaticamente, appunto.

Film RADICALMENTE ANTI-SPETTACOLARE (pensiamo anche all'uso della voce fuori-campo, vero e proprio stilema del film),ma anche all'uso (più volte sottolineato, da varie parti) dell'ellissi sulle scene di violenza,

La violenza rimane fuori-campo; FILM ANTI-SPETTACOLARE CONTRO LA SPETTACOLARIZZAZIONE, in questo risiede il grande rigore cinematografico e teorico di "Badlands".

Il film si struttura quasi come un resoconto freddo ed oggettivo sulle gesta criminali dei due giovani, "Badlands" anche in questo risulta essere una COSTRUZIONE RIGOROSA E STUDIATA FIN NEI MINIMI DETTAGLI.

In definitiva il film è una costruzione (pensiamo alle riflessione dei teorici sovietici degli anni Venti).

Io credo che l'elemento maggiormente sotteso a "Badlands" è proprio l'istanza critica di una certa mitologia americana (come ho già illustrato sopra).

Quindi, tutti gli elementi da me posti in risalto sono gli elementi vivificatori di questo film, le componenti che lo strutturano e che lo fanno essere un film seminale non solo all'interno del cinema New Hollywood ma dell'intero cinema americano.

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