10 RILLINGTON PLACE (1971)
Film tratto da una storia vera, come altri del regista statunitense Richard Fleischer (1916-2006), e forse proprio per questo ancora più disturbante, "10 Rillington Place" è un film che colpisce a fondo.
Uscito il 28 Gennaio 1971, fu accolto con pareri contrastanti dalla critica, ed ebbe un discreto successo di pubblico.
Il regista girò questo film in Inghilterra, a Londra negli stessi luoghi dove si svolse la vicenda dell'assassino seriale John Reginald Christie il quale uccise e violentò molte donne (fra cui la moglie e una bambina) fra il 1943 e il 1953.
Richard Fleischer non era nuovo a film di questo tipo, considerando, ad esempio il suo film del 1959 "Compulsion" sul caso Loeb e Leopold o il notevolissimo "Lo Strangolatore di Boston" (1968).
Ma probabilmente questo è il suo film che trovo più disturbante. Teniamo presente che Fleischer, il quale esordisce nel 1946, a fine anni Quaranta-inizio anni Cinquanta gira una serie di film Noir a basso costo.
Era un regista avvezzo a certe atmosfere, a certe suggestioni, ad un certo approfondimento degli abissi della psiche umana. Dall'altro lato, invece era un regista proclive alla resa realistica, al FILM DI RICOSTRUZIONE AMBIENTALE, STORICA, e mi viene a mente sopratutto il bellico "Tora!Tora!Tora!" (1970) sull'attacco giapponese di Pearl Harbor.
Ecco, in "10 Rillinton Place" le due tendenze si fondono, STUDIO AMBIENTALE E PSICHICO SI FANNO TUTT'UNO, VIVONO IN UN RAPPORTO DI SIMBIOSI.
John Reginald Christie fuoriesce da una certa realtà ambientale e psichica. IL DATO REALISTICO COMPENETRA L'ORRORE PSICHICO, L'ORRORE PSICHICO A SUA VOLTA E' PRODOTTO DELLA PIU' GRIGIA QUOTIDIANITA'.
Senza sottovalutare il dato sociale sotteso al film, le difficoltà economiche che attanagliavano l'Inghilterra nell'immediato secondo dopoguerra.
Ed è proprio questa compenetrazione, questa resa assolutamente realistica, fredda, asettica di un ambiente e di un omicida a rendere il film così disturbante.
Da questo punto di vista Fleischer radicalizza il discorso che stava già portando avanti con "Lo Strangolatore di Boston", il film del 1968 presenta forse più sperimentazioni visive (l'uso dello split screen, ad esempio) ma è meno radicale da quel punto di vista (anche se tali coordinate sono già all'opera e visibili).
Film "d'autore" "10 Rillington Place" proprio in virtù di questo suo carattere difficile e che, sopratutto, niente concede allo spettacolo. Fleischer ANTI-SPETTACOLARIZZA LA VICENDA, LA RALLENTA NEL RITMO, CREA PAUSE, ATTESE, insomma richiede allo spettatore uno SGUARDO INTIMO E RIFLESSIVO, CONTEMPLATIVO.
Proprio per questo aspetto il film di Fleischer è un film che rimane scolpito nella memoria cinefila. "10 Rillington Place" è un film inglese di un regista americano, potrei scrivere così.
Fleischer girò questo film in Inghilterra, niente ricostruzione in studio, molto più raro, nei primi anni Settanta, dopo ben tre rivoluzioni cinematografiche, quella del Neorealismo, quella della Nouvelle Vague, e il nuovo corso della New Hollywood a cui Fleischer pur essendo di una generazione più anziana registicamente parlando è pure legato.
Forse qualcosa, "10 Rillington Place" deve al Free Cinema inglese degli anni Sessanta (al Free Cinema ho dedicato l'articolo dell'11 Luglio 2016 qui su CineProspettive), stessa resa realistica di certe periferie inglesi, certo studio ambientale, certa strutturazione sociale di fondo, anche se il Free Cinema possedeva un sottofondo poetico e talora vagamente onirico, rappresentava la vita operaia, le frustrazioni, l'empito ribellistico, etc.
Io credo che un legame assai tenue, appunto, ci sia. Mai sottovalutare legami inter-filmici, possibili suggestioni o aperture di senso.
Film difficile, dunque, "10 Rillington Place" proprio in virtù di queste caratteristiche. Ad ogni modo, l'interpretazione del grande Richard Attenborough nella parte di Christie è magistrale.
Questo è un film che scavalca i generi anche a causa del suo carattere così intimo e riflessivo, del suo impianto rigoroso. Non c'è nessuna tendenza a MOSTRARE L'OMICIDIO, il quale talora RIMANE FUORI CAMPO.
Non stiamo parlando di un film Thriller (genere anche nobile, beninteso, e che ha ottimi esempi nella Storia del Cinema), dalle venature Horror, magari, ma di qualcosa di RADICALMENTE ALTRO rispetto a parametri consolidati i quali, tra l'altro si stavano sgretolando già da diversi anni.
La LENTEZZA, L'ASSENZA DI RITMO costituiscono i punti forti del film, l'asetticità della messa in scena contribuisce non poco a creare un'atmosfera inquietante e malsana.
Cio che Fleischer con questo film compie è proprio l'assotigliamento, anzi la DISTRUZIONE DELLA SUSPENCE, DELLA TENSIONE.
ASSISTIAMO AD UNA CINEMATOGRAFIZZAZIONE DELL'OPACITA' DEL REALE, questa la vera posta in gioco di "10 Rillington Place".
Queste le caratteristiche per me salienti di questo film, film disturbante, duro, impietoso.