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LA BALLATA DI CABLE HOGUE (1970)


"La Ballata di Cable Hogue", il controcanto ironico all'epopea western. Questo film di Sam Peckinpah (1925-1984), uscito il 18 Marzo 1970, ha, in qualche modo, cadenze da Commedia.

Un Western con cadenze da Commedia che si chiude con la morte del protagonista. Film su un cercatore d'acqua (interpretato da Jason Robards) che trovando una sorgente di acqua decide di sfruttarla (l'acqua da quelle parti è molto preziosa) tassando i viaggiatori che passano di lì e in seguito fondando un'attività nel settore delle poste.

Vive un idillio sentimentale con la prostituta Hildy fino a che non morirà schiacciato da un automobile ( il film è ambientato intorno al 1910) dopo uno scontro a fuoco ed un regolamento di conti con i suoi ex sodali che lo abbandonano nel deserto durante le prime scene del film.

Un controcanto ironico all'epopea western, l'ho definito. "La Ballata di Cable Hogue" è il DOPPIO SPECULARE de "Il Mucchio Selvaggio" (1969) dello stesso regista (al film ho dedicato un mio articolo qui su "CineProspettive", quello del 1 Aprile 2016 qui il link single-post/2016/04/01/IL-MUCCHIO-SELVAGGIO-1969).

I due film non VIVONO L'UNO SENZA L'ALTRO. Laddove nel film del 1969 assistevamo ad un INNALZAMENTO TRAGICO dell'epopea western (operazione di smitizzazione, il film, certo, in linea con tutta una tendenza della New Hollywood, ma pensiamo a come la violenza e la morte siano epicizzate), in "La Ballata di Cable Hogue" assistiamo ad un ABBASSAMENTO IRONICO.

Due film che rappresentano la MEDESIMA REALTA' E LA MEDESIMA TENSIONE MA CON UN ROVESCIAMENTO DI PROSPETTIVA.

In questo senso "La Ballata di Cable Hogue" si spinge ancora oltre nell'operazione smitizzante; un'operazione smitizzante ancora più radicale la vedremo, a mio avviso solo con il bellissimo "Mc Cabe and Mrs Miller" (1971) di Robert Altman.

In "La Ballata di Cable Hogue" la violenza risulta essere smussata, virtualmente inesistente, anche l'uso del ralenti (vero e proprio marchio autoriale peckinpahiano) è praticamente assente.

Anzi, talvolta il film vive di ACCELERATI TIPICI DEI FILM MUTI (dei film muti non proiettati negli anni di uscita, ma con i nostri proiettori) i quali risultano accelerati (all'epoca del muto venivano proiettati a 16 fotogrammi al secondo, oggi a 24).

ACCELERATO CONTRO RALENTI, questo film risulta essere anche in questo una NEGAZIONE SPECULARE E COMPLEMENTARE de "Il Mucchio Selvaggio", e tale negazione complementare e speculare passa anche attraverso lo stile, la forma, l'uso di alcuni stilemi.

In certe scene "La Ballata di Cable Hogue" sembra voler riecheggiare proprio il cinema degli anni in cui ilo film è ambientato. C'è da dire che questo film non fu molto apprezzato alla sua uscita, fu poco considerato dalla critica (e non ebbe nemmeno grande successo di pubblico) ed è stato rivalutato nel corso degli anni.

Ampiamente rivalutato il film, ed allineato (ovviamente) ad altri film sulla "Morte del West" quali "C'Era una Volta il West" (1968) di Sergio Leone, e che vede fra i personaggi principali lo stesso Jason Robards qui protagonista nei panni di Cable Hogue, appunto, "The Life and Times of Judge Roy Bean" (1972) di John Huston, oppure "The Shootist" (1976) di Don Siegel.

La morte assume una centralità assoluta in "La Ballata di Cable Hogue", tant' è vero che è stato sottolineato spesso che il film è la storia di un funerale (il funerale del West, dell'epopea Western, e del Film Western).

Ma la stessa morte E' RESA IN MODO ANTI-SPETTACOLARE E DIMESSO e Cable Hogue non muore ucciso in una sparatoria, ad esempio, ma investito accidentalmente da un automobile, simbolo di progresso.

La stessa Frontiera viene smitizzata e rappresentata alla luce dell'iniziativa imprenditoriale capitalistica. Il profitto ha retto le sorti di quell'epopea, sembra volerci dire Peckinpah.

In questo senso "La Ballata di Cable Hogue" è assimilabile al film di John Huston poco sopra citato; "The Life and Times of Judge Roy Bean", del 1972.

Quindi IRONIA COME STRUMENTO INTERPRETATIVO DEMISTIFICANTE DEL MITO DELLA FRONTIERA, per sintetizzare, ma film anche squarciato da scene liriche (l'idillio fra Cable Hogue e la prostituta, il dono del fiore) che lo rendono un unicum all'interno dell'opera filmografica di Sam Peckinpah.

Risiede proprio in tutti gli aspetti che ho evidenziato il forte valore critico e smitizzante del film, valori critici e smitizzanti che rendono "La Ballata di Cable Hogue" un altro film che bene simboleggia tendenze e tensioni della New Hollywood.

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